Cenni storici
Nel cuore del centro storico di Catania, nel quartiere della Civita, si trova un complesso architettonico di grande valore storico e artistico: la Cappella Bonajuto. Questo monumento, inglobato nel settecentesco Palazzo Bonajuto, comprende un’antica chiesa e altre strutture ad essa aggregate nel XV secolo.
Le origini e la costruzione
L’edificio è databile a partire dal IX secolo, come confermato dai carotaggi realizzati dal DAU di Catania sui mattoni degli archi che sostengono la volta. Il piano di calpestio attuale corrisponde a quello della città romana. Durante gli scavi, sotto la vecchia scala d’accesso (oggi demolita), è stato trovato uno strato di gesso che segna il livello bizantino, seguito da quello medievale sopra le sepolture.
Evoluzione architettonica e trasformazioni
La struttura architettonica della Cappella si caratterizza per una vela impostata su quattro appoggi angolari in basalto, sotto i quali erano alloggiati capitelli ionici. Una delle basi è ancora in sito, mentre di un capitello restano due importanti frammenti decorati con foglie stilizzate e una voluta su una sola faccia. Secondo l’architetto Gazzola, la Cappella fu costruita in epoca bizantina con materiali di recupero provenienti da edifici romani.
Nel corso del tempo, furono apportate diverse modifiche: nel tardo Cinquecento vennero realizzate le mostre di due finestre interne sui lati nord-ovest e sud-ovest, mentre le originarie aperture a nord-est e sud-est furono murate.
I restauri e le scoperte del Novecento
Nel 1930 furono eseguiti lavori di sistemazione che portarono alla rimozione di alcune sepolture, probabilmente realizzate nel primo Ottocento dalla famiglia Bonajuto con l’intento di creare un sepolcreto alternativo a quello già esistente. Durante i restauri del 1939, seguiti dall’architetto Gazzola e dal professore Guido Libertini, furono rinvenuti frammenti di affreschi risalenti all’XI secolo, che testimoniano l’uso continuativo del luogo nel corso dei secoli.
Un’importante testimonianza della Cappella si deve a Jean-Pierre Houel, che tra il 1776 e il 1779 rappresentò la chiesa nel Palazzo Bonajuto. Sebbene critico nei confronti di chi non disegnava dal vero, in questo caso dichiarò di aver realizzato la pianta e la vista interna basandosi sui disegni di L. Meyer per il principe Ignazio di Biscari.
La Cappella Bonajuto oggi
Oggi, la Cappella Bonajuto è un monumento restaurato grazie al contributo di Salvatore Bonajuto, del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana. Considerata tra i beni culturali più importanti della Sicilia per antichità, pregio artistico e stato di conservazione, la Cappella è oggi un suggestivo spazio destinato a mostre, eventi culturali, meeting e piccoli congressi di alto profilo.
Pur avendo acquisito nuove funzioni, la Cappella Bonajuto resta un monumento fruibile a turisti, studiosi e scolaresche, offrendo un’esperienza immersiva nella storia di Catania. La visita è arricchita dalla possibilità di sostare presso la caffetteria-pasticceria locale, dove è possibile degustare spremute di agrumi biologici e grandi vini siciliani. Grazie alla stratificazione architettonica e agli elementi di varie epoche ancora leggibili nei suoi ambienti, la Cappella rappresenta un autentico viaggio attraverso le dominazioni, i terremoti e le ricostruzioni che hanno segnato la storia della città.
